13.04.2021 Romagnoli et al. NCR
Analisi biomeccanica del kayak: alla ricerca del colpo in acqua efficace
Negli sport ciclici dove all’atleta viene richiesta una elevata componente di forza durante l’esecuzione del gesto tecnico è possibile, generalizzando, orientare l’allenamento verso due principali obiettivi: il primo è quello di cercare di potenziare al massimo le capacità dell’atleta; il secondo, di puntare ad ottimizzare tecnicamente al meglio quello che l’atleta può esprimere. I sostenitori di questa seconda strada hanno trovato negli ultimi anni un grande supporto nell’utilizzo di nuove applicazioni tecnologiche. L’uso di queste tecnologie è stato possibile principalmente grazie alla “miniaturizzazione” delle apparecchiature che hanno ridotto gli “ingombri” che questi strumenti imponevano; ma anche dall’incremento nella qualità e quantità delle analisi e dalla possibilità di immagazzinare una enorme quantità e di dati. Tutto questo ha reso possibile svolgere accurate misurazioni direttamente sul “campo” dove l’azione sportiva è reale e non riprodotta come avviene nei laboratori. In molte discipline sportive l’utilizzo di queste strumentazioni è tale da renderle praticamente indispensabili per il controllo dell’allenamento. Si acquisiscono parametri fisiologici, dati fisici o dinamici delle forze in azione grazie all’uso di sensori inerziali, GPS (Global Positioning System), dinamometri, misuratori di pressione, estensimetri, ecc. La sfida che si prospetta in questo momento non è solo quella di comprendere al meglio l’uso di queste strumentazioni, ma anche quella di renderle pertinenti e adeguate agli scopi specifici che ogni disciplina richiede.
Nuova Canoa Ricerca, Anno XXIX - n. 100-101-102 Gennaio-Dicembre 2020